The bastard sons of Dioniso




Eccolo il soul dolo-mitico, il rock-blues montagnardo, le pietre rotolano giù dai monti, dopotutto, no? E noi siamo grati ai Bastard sons of Dioniso, gruppo della Valsugana che annovera fra le sue fonti di ispirazione i Beatles, gli Ac/Dc e Queen of the Stone Age, di avercelo ricordato sul palcoscenico di X-Factor, Rai 2, stasera.

Allora non occorre essere nati a New York e non è nemmeno necessario andare a Milano o a Roma: ben fatto! Il Fersina è il nostro Mississipi, l'Adige il Tamigi, il Teroldego il nostro Four Roses, via Belenzani Abbey Road tonight, e la terra del Concilio tifa chi suona la musica del diavolo.
Portare un classico come "Paint it black" delle Pietre rotolanti, altrimenti detti Rolling Stones, su Rai 2, cantandolo con le camice a scacchi dei boscaioli grounge del pinetano, il timbro rural-alcolico di chi è stato svezzato ad assoli di chitarra e cori di montagna, è il vero coup de theatre di questa edizione della fortunata trasmissione che ha in Morgan uno dei suoi protagonisti. E proprio Morgan ha cantato le lodi dei Bastardi trentini (anche se non sono un gruppo suo), portando in tv l'orgoglio rock più autentico, quello di chi sa che questa musica è figlia delle falloforie, di Eschilo, delle baccanti che sciamavano ebbre per le campagne dell'Attica e della Tessaglia. Ma attenti, Bastard: quelle Dioniso se lo sono divorato!

2 commenti:

Donna Cannone ha detto...

beh, insomma - i paragoni mi sembrano un tantino azzardati, eh!

Anonimo ha detto...

E se dicesso che il Lochness Pub è il nostro Marequee o il nostro Cbgb?
:-)
Mi sa che non mi capirebbero neanche i bastard...
Vabbé, diciamo che mi son fatto prendere la mano....