Domani nella battaglia pensa a me 3.0


"Vi sono cose che non si riesce a credere non debbano ripetersi, quello che è stato una volta non si può escludere che torni ad essere, se si avesse la certezza di avere fatto l'amore per l'ultima volta si porrebbe fine alla propria coscienza e al proprio ricordo e ci si suiciderebbe: forse, per esempio, se la si avesse immediatamente dopo averlo fatto quella volta che è stata l'ultima (...). Mentre se avesse saputo ciò che non si sa quasi mai, e non lo aveva saputo, non sarebbe riuscita a prendere sonno, anzi, avrebbe disturbato il marito o l'amante per continuare, per infrangere senza indugi quel verdetto e impedire immediatamente che quella volta fosse l'ultima, ma se avesse convinto l'uno o l'altro, se li avesse sollecitati ad abbracciarla ancora, una volta svegli, nel giro di di un altro momento si sarebbe trovata di fronte al fatto che quell'ultima volta si era presentata di nuovo ed era ormai passata, e così va il tempo sottoposto a quei nostri sforzi inefficaci e contraddittori, ci permette di essere impazienti e di desiderare che arrivino le cose che bramiamo e si rinviano o tardano, quando tutto sembra poco o troppo rapido una volta arrivato e una volta concluso, ripetere ogni azione voluta ci avvicina un po' di più alla sua fine, e il brutto è che ci avvicina anche il non ripeterla, tutto viaggia lentamente verso il proprio sfumare in mezzo alle nostre inutili accelerazioni e ai nostri ritardi fittizi, e soltanto l'ultima volta è l'ultima (...)."

Javier Marìas