Bagatelle (per un massacro)


Pare che qualche buontempone abbia appiccicato questo cartello alla sede di Rifondazione Comunista di Bolzano. Ora, a parte Rifondazione - che non è l'unico paladino dei migranti - colpisce la stupidità del fascistello (veneto?), a cui sfugge che lo stesso argomento potrebbe essere utilizzato dagli Schuetzen contro gli italiani dell'Alto Adige (gruppo al quale molto verosimilmente appartiene o comunque - qualora venga da fuori - si sentirà legato, visto l'interesse che da un po' manifestano le teste rasate di mezza italia per i monumenti fascisti di Bolzano).
Colpisce anche l'ignoranza dello skin per le proprie radici: amico mio, se c'è un popolo di migranti quello è il popolo italiano, che tu presumibilmente vorresti redimere dalla sua coglionaggine. Leggiti il libro di Stella e imparerai qualcosa.
Colpisce il vittimismo: povero, povero italiano medio, che paga le tasse (che tortura!), subisce ogni genere di angheria da parte dell'invasore e poi muore, per di più! Il vittimismo dei popoli è un'arma micidiale, l'abbiamo visto nei Balcani; giustifica qualsiasi cosa, qualsiasi massacro.
Colpisce infine la storpiatura di uno slogan della tarda-estrema sinistra (produci-consuma-crepa, per stigmatizzare l'alienazione imperante nella società capitalista).


Vabbè, bagatelle.
(il massacro è quello dei migranti ingoiati dal Mediterraneo nel canale di Sicilia).