Come scomparire del tutto

Il Giappone per noi resta sempre la terra più esotica, quella dove succedono le cose più strane, dove guerrieri invincibili si autoinfliggono la morte per spada, dove piloti suicidi si scagliano con i loro "Zero" sulle portaerei nemiche, dove i comportamenti sessuali sono più estremi, dove giovani internauti si barricano nelle loro camerette e chiudono i contatti (reali, fisici), con il resto del mondo, dove si può persino "evaporare".
Cito dal sito di Ludik: "In Giappone, a quanto pare, migliaia di persone decidono di scomparire per costruirsi una nuova vita e chiudere con un passato difficile. Li chiamano, appunto, 'evaporati'.(...). Di solito i clienti degli evaporatori sono celibi, degli impiegati modello, appartenenti alla classe media, ma ci sono anche persone che fuggono con tutta la famiglia. In Giappone le famiglie degli evaporati non hanno nessun aiuto. Queste realtà è accettata da tutti, è un dato di fatto. La legge riconosce a una persona adulta il 'diritto di scomparire'. Anche se perde tutti i diritti civili: non avrà diritto all'assistenza sanitaria, mentre i suoi figli non avranno diritto alla scuola. Evaporare. Sparire."
Sia come sia, è vero che nella società globale, dove il mezzo è diventato il messaggio e il mezzo siamo noi e il messaggio l'abbiamo scordato, disconettersi, sparire, chiudere i blog, chiudere facebook, chiudere con le carte di credito che hanno sostituito i documenti da esibire alle frontiere, chiudere con i reality, gettare le pile in un fosso, chiudere persino con il lavoro per inseguire il fato di un personaggio di Pirandello o Fernando Pessoa o Simenon rappresenta l'estremo gesto di ribellione, il sogno notturno inconfessabile, la fuga definitiva e forse la condanna più dura che il moderno samurai può riservare a se stesso.
Qualche giorno fa un olandese è morto dalle parti di San Michele all'Adige, nelle campagne, hanno scritto, nei boschi, ma che boschi, che campagne? Un pezzo di valle tagliato in due da un'autostrada, un panorama di vigneti e aziende agricole, capannoni e musei del vino, nulla che possa ricordare in qualche modo "Into the Wild". Aveva molti soldi con sé, pare 30.000 euro. I cacciatori l'avevano visto aggirarsi, coperto di foglie, parlava inglese, non si sa cosa ci facesse lì, in quella campagna ibrida, assolutamente urbana, lontano da casa ma molto molto vicino a un qualunque supermercato. E' morto di stenti, di consunzione, forse per una caduta, non ancora per il freddo, era lucido, pare non assumesse droghe, l'hanno trovato nel vigneto, morte in un vigneto, un olandese sconosciuto, senza legami né missioni da compiere, morto in un non-luogo rurale. Aveva decido anche lui di scomparire completamente?
E poi, c'è chi scompare non per scelta consapevole ma per dato di fatto, la donna di ottantotto anni che hanno trovato ieri dopo una settimana, ad esempio, morta in casa sua, un genere diverso di scomparsa, di disconnessione, non aveva un indirizzo e-mail, non chattava, non aveva né un parente in vita né un avatar, quindi era già scomparsa, scomparsa nel condominio di una piccola città fra i monti, lo dico senza retorica, tutti abbiamo una vicina di casa anziana che non conosciamo, mi interessa la scomparsa, non l'indifferenza alla scomparsa, mi interessa how to disappear completely.

"Non c'è salvezza per i solitari. Il Libro non dice che siano beatificati" (J.L. Herlihy)