Ipocrisia olimpica

L'ipocrisia regna sovrana e riscuote anche molto successo, specie sui social network, il che dimostra che i frequentatori di FB ecc. non sono l'avanguardia della nuova umanità. L'ultima in ordine di tempo è l'espulsione dai giochi olimpici di una saltatrice greca, tale Voula Papachristou, che ha inviato un tweet "razzista". Ora, a me il razzismo fa vomitare, mi sembra il grado zero dell'intelligenza umana, ma da quand'è che si controlla la caratura ideologica degli atleti olimpici prima di ammetterli ai giochi? Davvero qualcuno pensa che razzisti non ce ne siano fra le compagini italiana, israeliana, ugandese ecc.? Fra l'altro, il 90% delle fonti citava il tweet e non spiegava nulla, segno questo che l'informazione che si fa su questi eventi (eventuccoli, nevvero...) è approssimativa e incomprensibile ai più. "Con così tanti Africani in Grecia le zanzare del Nilo occidentale almeno mangeranno cibo di casa!!!!". Uno legge e si dice: boh. Cosa vuol dire? Perché parla degli africani in Grecia se è a Londra per le olimpiadi? Con chi ce l'ha? E il Nilo? Mah.
A furia di cercare ho trovato finalmente il riferimento corretto (sul sito di un quotidiano di provincia): in sostanza, ad Atene è scoppiata un'epidemia di febbre del Nilo (forse parente della malaria, visto che a trasmetterla sono le zanzare) e un cittadino greco è anche morto. Detta così, dunque, una pessima battuta. Ma giustifica un'espulsione dalle Olimpiadi?
E la giustifica il fatto che un'altra atleta si sia portata a letto il fidanzato? Davvero si pensa  ancora che l'attività sessuale sia nociva a quella sportiva? Non era passata di moda questa credenza? Non si era detto che semmai è vero il contrario? Oppure la brasiliana Iziane Marques, espulsa dalla squadra femminile di basket, ha violato qualche altra regola, che riguarda magari la sicurezza? La cosa divertente è che la Marques anziché fare casino ha ammesso la colpa e ha chiesto scusa. Questi giovani d'oggi sono giovani d'ordine, si succhiano tutto senza dire "bao".

Ipocrisia e perbenismo regnano sovrani anche sul web. Ultimamente vanno di moda dei post assurdi con foto che ritraggono donne africane stremate dalla fame o altre che hanno donato un organo ad un parente, associate ad un commento del tipo: altro che la farfallina di Belen, questa donna sì che...
Ora, la farfallina di Belen (e tutto ciò che riguarda Belen) ci ha rotto i sacchetti scrotali da un bel po'. Ma cosa c'entri lei con i disastri del mondo è davvero difficile da capire (a parte i disastri causati dal gossip, ovviamente, ma insomma,  non è che il gossip lo si può eliminare fisicamente a colpi di lanciafiamme come i libri nel romanzo di Bradbury r.i.p.).
Fare provocazioni di questo tipo è facilissimo. Balotelli accanto a un profugo del Mali dopo una settimana di gommone senza acqua e cibo, Scarlett Johannson fianco a fianco con una malata terminale, Draghi o Bill Gates con un paria di Calcutta...
Queste idee ce le aveva Oliviero Toscani 20 anni fa, erano un po' azzardate già allora, hanno fatto la fortuna di "Blog", ora direi basta. Gli accostamenti stranianti o provocatori, se proprio dobbiamo farli, facciamoli meglio di così e asciughiamoli dal moralismo che ne gronda, please!

Che il moralismo, se non si sapesse, è proprio l'esatto contrario della morale. E' quel velo peloso e appiccicoso (può una cosa essere al tempo stesso pelosa e appiccicosa? Direi di sì) che dove si posa rende tutto indistinguibile, saturo, iperglicemico. Insomma, una schifezza.