Domani nella battaglia pensa a me 4.0


E' faticoso muoversi nell'ombra e spiare senza essere visto o cercando di non essere scoperto, come è faticoso tenere un segreto o conservare un mistero, che fatica la clandestinità e la permanente coscienza di come non tutti i nostri congiunti possono avere uguali conoscenze, ad un amico si nasconde una cosa e ad un altro un'altra diversa da quella che è nota al primo, si inventano per una donna storie complesse che poi bisogna ricordare per sempre nei dettagli come se si fossero vissute, con il rischio di farsi scoprire più tardi, e a un'altra donna più nuova si racconta la verità su tutto tranne su quelle cose innocue che ci provocano vergogna in noi stessi: (...) che andiamo matti per il gioco d'azzardo o ci piace un'attrice che ammettiamo essere odiosa e persino offensiva, che abbiamo un carattere tremendo e fumiamo appena svegli e che fantastichiamo su una certa pratica sessuale che si considera aberrante e che non osiamo proporle. Non sempre si occulta per il proprio interesse o per paura o per avere commesso una vera mancanza, non sempre per difendersi, molte volte lo si fa per non dare un dispiacere o non guastare una festa e per non arrecare danno, altre volte per puro civismo, non è buona educazione né da persone civili farsi conoscere del tutto, figurarsi mostrare le manie e i vizi: a volte sono le origini ciò che si tace o si falsifica perché quasi tutti avremmo preferito un'ascendenza diversa in qualcuno dei nostri quattro quarti, la gente nasconde i genitori e i nonni e i fratelli, i mariti e le mogli (...). Ci vergogniamo di troppe cose, del nostro aspetto e delle nostre convinzioni passate, della nostra ingenuità e della nostra ignoranza, della sottomissione o dell'orgoglio che abbiamo dimostrato una volta, della transigenza e dell'intransigenza, di tante cose proposte o dette senza convinzione, di esserci innamorati di chi ci siamo innamorati e di essere stati amici di chi lo siamo stati, le vite sono spesso tradimento e negazione continui di ciò che è stato prima, si sconvolge e si deforma tutto man mano che passa il tempo, e tuttavia continuiamo ad essere coscienti, per quanto vogliamo ingannare noi stessi, che teniamo dei segreti e racchiudiamo in noi dei misteri (...).

Javier Marìas

Foto: vicolo di Riva del Garda (marco pontoni)