Amartya Sen il 26 maggio a Trento



Comunque la pensiate...è una delle teste pensati nel nostro tempo. Al teatro Sociale, nell'ambito del festival dell'Economia.
La traduzione è imperfetta e l'intervista consente di farsi solo un'idea generale del pensiero di Amartya Sen. Comunque, il concetto di fiducia - l'importanza della fiducia che i cittadini devono riporre nel mercato e nell'economia, che non deve essere tradita (come è avvenuto in occasione dell'ultima crisi finanziaria) - mi pare sia stato sottolineato (fra gli altri) da Innocenzo Cipolletta nel suo ultimo libro, "Banchieri, politici e militari" (Laterza). Peraltro in Italia, paese da sempre afflitto da un'evasione fiscale spaventosa e da un tasso di corruzione altissimo (nella parola "corruzione" comprendiamo anche il problema del conflitto di interessi che il nostro presidente del Consiglio si trascina appreso), mi chiedo cosa significhi avere fiducia nel mercato e nell'economia. L'Italia è un paese cinico, afflitto da una cronica sfiducia nei confronti di tutto ciò che è bene comune, equilibrio dei poteri, senso delle istituzioni. Un paese in cui le grandezze economiche sono continuamente manipolate per interessi e obiettivi politici (succede ovunque, ovviamente, ma come qui? Ci sono stati altri paesi che per anni hanno mandato in pensione intere categorie di occupati dopo 15 anni di lavoro, sacrificando con un'alzata di spalle le generazioni a venire?)
Che fiducia si può costruire su queste basi?
Siamo sempre - con le dovute eccezioni - i campioni del familismo amorale.

Anyway, il Festiva dell'economia di Trento è sempre un bel momento di confronto. Lo sarà anche quest'anno.

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