Nostalgia dei '90



Ho letto questo post gustoso assai, "la tua ragazza ha dei cd di merda" e a un certo punto (sono tardo, lo so) ho capito che in sostanza parlava della nostalgia degli anni '90. Per chi come me è nato attorno al 1965 è normale avere nostalgia degli '80, che la generazione precedente (quella dei sessantottini) aveva bollato come anni schifosi, anche musicalmente (Duran Duran, riflusso ecc.). Per molti di noi invece gli anni '80 erano stati anni di musica indimenticabile: i Cure, gli Smiths, i primi U2, David Sylvian...
Ora evidentemente tocca a quelli che sono nati 10 anni dopo. A loro volta cominciano a rivangare gli anni '90, che sono poi stati i loro anni di formazione.
Essendo io perso completo per la musica, non potevo non darci un'occhiatina.

Dunque, vediamo una personalissima graduatoria. Innanzitutto i due pilastri.
Jeff Buckley, Grace
Youssou N'Dour, The guide
Il primo, il miglior disco rock del decennio. Il secondo, uno dei migliori esempi di quella world music virata al rock che è emersa proprio in quegli anni, musica di contaminazione, di culture che si mescolano...(un altro buon esempio, più "colto", è Talking Tumbuctu di Ry Cooder e Ali Farka Toure)

Gli italiani:
CSI, Tabula rasa elettrificata
Elio e le storie tese, Rum, kasusu...(inzomma, il mitico disco con il pippero, gli uomini col borsello, supergiovane, la barza del fantasma formaggino)

Poi in ordine sparso: Lou Reed in una mia classifica non può mancare, 2 dischi imperdibili nei '90, il primo uscito proprio all'inizio del decennio, Songs for Drella, realizzato assieme a John Cale, l'omaggio definitivo al pigmalione Andy Warhol, il secondo Magic and Loss.
David Bowie: Heartling (disco influenzato dal trip hop, il Duca bianco ha candidamente confessato di avere copiato quei suoni, comunque notevole, l'ultimo lavoro notevole di Bowie secondo me).

Il rap e l'acid jazz hanno prodotto cose fantastiche, due su tutte: Urban Species, Listen, e Arrested development, 3 years, 5 month... (con questo disco il rap s'era tirato fuori dall'infantilismo del gangsta rap, che purtroppo però ha continuato a dominare sovrano).

Album dal vivo:
Peter Gabriel, Secrets world life. La moda dei live albums negli anni '90 ha cominciato a declinare.

Altri album imperdibili:
ovviamente il primo dei Radiohead e poi ok computer, Nevermind dei Nirvana, Post orgasmic chill di Skunk Anansie, Zooropa degli U2, forse un po' sottovalutato, Sweet oblivion degli Screaming trees, Tropicalia 2 di Caetano Veloso e Gilberto Gil (il ritorno in grande stile della bossa nova.
Infine, in ordine sparso, Suede (ah, che gruppo, il glam rock non muore mai del tutto!), Chemical Bros., Bjork, Terence Trent (direttamente dagli '80, già sul punto di scomparire), Khaled, Papa Wemba, Smashing Pumpkins, Oasis, Eminem...tutta gente che non ho seguito abbastanza ma che un segno l'ha lasciato.

Cosa rimane fuori? Tutta la house/dance. Lo ammetto. Non conosco. Non è il mio genere. Però a suo modo è stata forse la vera novità di quegli anni.

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