Guns of Brixton by Arcade Fire
Non tutte le cover sono inutili e lo spirito del punk può rivivere anche 30 anni dopo, sulle corde dei violini.
Ma quella volta, nel loggione della Brixton academy, l'amico al mio fianco e lo sconosciuto dall'altra parte già partiti, io deliziosamente presente a me stesso, sobrio, ottimista, i muscoli allenati, i polmoni sgombri, desideravo solo essere lì dentro, mentre le luci si abbassavano e il palco ronzava, in attesa, desideravo essere lì e non altrove. O forse ci sembra così dopo, forse anche quella volta aspettavo una mail, forse anche quella volta volevo tornare.
E poi, fuori, un pub di quartiere, un pub per famiglie, per gente scompagnata, lavoratori e loosers, dove bere e stare bene ed essere coraggiosi, e basta, godendosi l'amicizia e l'aspettativa, la sensazione che qualcosa debba cambiare, ma non subito, perché è bello vivere in questo modo i momenti che precedono i cambiamenti, come guardandoli da una terrazza, da un balcone, un bicchiere in mano, e soprattutto non pensare, non pensare troppo.
(...) to keep it in your mind and not fergit
that it is not he or she or them or it
that you belong to.
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