Paradisi: Lavenna-Langfenn:





Passeggiata sull'altopiano del Salto, sopra San Genesio, 15 minuti d'auto da Bolzano città. Dall'Edelweiss la strada bianca si snoda fra pascoli e boschi fino a Lavenna-Langfenn (ristorante), e all'antica chiesa di San Giacomo. Lungo il cammino si trovano delle installazioni "rustiche" che sfruttano alberi e fienili, realizzate dai bambini della scuola di San Genesio: illustrano alcune leggende della zona, riepilogate in tre lingue su cippi di legno che, a intervalli regolari, invitano alla sosta. Sono storie dalla morale contadina, essenzialmente due ordini di insegnamenti:
1)se te la spassi, se godi troppo, sarai punito (storie del tipo: in quel fienile uomini e donne si ritrovavano per bere, ballare, condurre una vita licenziosa: una notte la terra si spalancò e li inghiotti...oppure, venne un diavolo e diede fuoco al tutto);
2) non essere avido e non chiedere mai l'origine delle tue fortune, accetta le cose come sono (storie del tipo: una strega regalò al giovane contadino un gomitolo che non finiva mai, l'ordine era che non ne cercasse mai la fine; un giorno uno straniero di passaggio vide la moglie del contadino tessere con questo gomitolo che non rimpiccioliva, volle cercare di disfarlo per trovare la fine e il gomitolo perse la sua magica proprietà).
La società contadina, ad ogni latitudine, produce queste morali: obbedisci alle leggi divine, porta rispetto verso ciò che non conosci, verso gli spiriti e la notte, e non cercare di emergere troppo, di distinguerti dagli altri (in Africa com'è noto era in uso per il big man organizzare delle grandi feste redistributive nel corso delle quali sacrificava gran parte della ricchezza accumulata - in genere sotto forma di bestiame - e anche ai giorni nostri chi ha la fortuna di trovare un lavoro in città viene subito assediato da orde di parenti questuanti, che ha l'obbligo morale di sfamare e soddisfare; in questo modo la ricchezza non si accumula, il meccanismo di accumulazione primitiva da cui scaturisce il capitalismo viene neutralizzato, non si crea una nuova classe borghese, le gerarchie tradizionali perpetuano il loro potere).

Bella, facile passeggiata in cui potresti dimenticare tutto, una locanda accogliente alla meta, l'Alto Adige è senz'altro il paradiso, ed è per questo che noi altoatesini, quando viaggiamo nel mondo, anche al cospetto dei luoghi più spettacolari, delle grandi meraviglie della natura, non rimaniamo mai con la bocca troppo spalancata. Siamo abituati al bello, in tutte le sue forme: l'idilliaco, il drammatico, il rustico, il lezioso, il barocco, il gentile, il sublime, persino il gotico e lo spettrale. Forse, ci manca solo il bello della modernità in vetrocemento, il bello dei grattacieli e delle superfici riflettenti, anche se a Bolzano gli architetti si sono dati da fare non poco (fin dai tempi del vituperato razionalismo, con buona pace di quei turisti che visitano solo i Portici).
Bella passeggiata che vorresti durasse all'infinito, vorresti essere un vagabondo con il bastone e la sacca sulle spalle, senza tecnologia, senza cellulari, senza microfibre, senza leghe speciali in carbonio, solo il cotone e le scarpe e la tua mente libera di vagare, di posarsi...

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