Le cose più interesanti della prima giornata del festival dell'Economia di Trento le ha dette Innocenzo Cipolletta, presidente delle Ferrovie dello Stato e dell'Università di Trento.
La prima è di sostanza e riguarda la crisi: no all'ottimismo di regime. No a chi dice che la colpa è tutta del catastrofismo dei media (magari per controllarli meglio).
La seconda è di metodo: si incolpano gli economisti, gli studiosi, di non avere previsto la crisi. Ma c'è un paradosso nelle scienze di questo tipo: le loro previsioni servono ai decisori per fare le politiche. Ora, se i governi avessero ascoltato quei (pochi, per la verità) che avevano previsto la crisi, e si fossero comportati di conseguenza, la crisi non ci sarebbe stata e gli esperti sarebbero stati accusati di avere sbagliato le previsioni.
Nel frattempo il Times parla di berlusconistan così...
1 commento:
Penso che la politica dovrebbe tornare ad occuparsi di economia, ma non quella di qualcuno, ma quella di tutti. La crisi non nasce tutta lì, ma in buona parte sì.
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