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Siccome in questo blog c'è una enorme sproporzione fra gli accessi alle pagine che ospitano fotografie o argomenti "seri" (come Alex Langer o Baumann) e quelli alla pagina che ospita il dipinto erotico giapponese "La pescatrice e la piovra", ho deciso di dare a quest'ultima una possibile concorrente. Si tratta di Zora la vampira, che ha colonizzato l'immaginario erotico di noi bambini cresciuti negli anni '70. Alcune di quelle pagine mi hanno decisamente shockato, e non mi riferisco al sesso, piuttosto alla crudeltà. Però, bisogna ammettere che gli sceneggiatori avevano molta fantasia. E poi all'epoca non c'era internet, la pornografia te la dovevi sudare, nascondendoti nei recessi di qualche compravendita di libri e fumetti usati per sfogliarla di nascosto.
Il delizioso senso del proibito di quelle mezz'ore (quando non ci cacciavano prima)! Unito, a volte, ad una vaga sensazione di disgusto, dopo.
Alcune di quelle pagine me le ricordo come fosse ieri, il che non si può dire di tante pagine di Proust.
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