Un altro cittadino - incidentalmente (ma forse non tanto) di origini africane - malmenato e ammanettato per una sciocchezza, una macchina parcheggiata in divieto di sosta. Responsabili, ancora una volta i vigili, ovvero queste polizie locali a cui dovrebbe essere delegata la sicurezza delle nostre città.
Ora, l'Italia per fortuna non è il Texas. L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è di gente impreparata che si mette a menare le mani a sproposito.
Forse non avrei nemmeno notato il problema se un amico - al di sopra di ogni sospetto - non me l'avesse fatto notare. Lui ha fatto il carabiniere, è stato anche in posti dove veramente la repressione non è mai troppa (uso volutamente una parola che non apparterebbe al mio vocabolario) e sa distinguere un intervento anche "pesante" ma giustificato da uno assolutamente gratuito.
E questi ultimi fatti qui, da Parma a Milano, di sicuro giustificati non sono. A chi affidiamo la nostra sicurezza? A chi mettiamo in mano pistole e manette? E soprattutto: a chi rispondono questi individui quando abusano del loro potere?
Non sono fra quelli che ritengono che la malavita vada fronteggiata con le petunie, e nella sostanza approvo Maroni quando parla di guerra civile a proposito della mafia (e questa è la prima volta nella mia vita in cui sono d'accordo con un leghista). Ma quando poi si leggono certe notizie cascano le braccia.
SOS AGAINST RACISM
e parafrasando il vecchio Camerini "vigile urbano, per favore, non pestare più, non ammanettare più..."
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